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MONTAGNATERAPIA

Cos’è la Montagnaterapia

La montagnaterapia si pone l’obiettivo della promozione di quei processi evolutivi legati alle dimensioni potenzialmente trasformative della montagna
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Stampa 2019 2020

Articoli sulle attività di montagnaterapia dal 2019 al 2020
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In su & in sé, ghiaccio e neve 2020

Resoconto di una giornata speciale. Sabato 8 febbraio, prima uscita sezionale del CAI Milano di montagnaterapia
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La prima uscita in montagna, Novembre 2019

Domenica 10 Novembre 2019 per la prima volta il CAI Milano, tramite il neonato gruppo di montagnaterapia, ha supportato con uno sguardo culturale, storico e naturalistico l’escursione ai Forti di
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Il piacere della montagna: anche per i più fragili.

Un progetto grazie al quale anche le persone meno fortunate possono vivere la loro passione per la montagna, in un contesto ospitale e inclusivo, accompagnati in modo utile e sicuro.

Il CAI Milano ha un suo stile ben riconoscibile nel modo di condurre i ragazzi in montagna. Per noi fare montagnaterapia non significa portare le persone per monti. Significa prendersi cura delle persone più fragili mettendo a disposizione la ricchezza di centocinquanta anni di storia della nostra sezione. L’approccio è globale, è poter donare il meglio della nostra sezione, del nostro modo di andare in montagna e di vivere a chi ha conosciuto per lo più solo difficoltà, stenti, mancanze e solitudine sin dall’infanzia. L’approccio alla montagnaterapia del CAI Milano è quindi un approccio culturale, che riguarda i nostri modi di essere e di fare nei confronti di queste persone fragili. Più l’approccio è globale e più la montagnaterapia funziona non solo per i ragazzi delle comunità o dei servizi, ma anche per chi accompagna. L’aspetto ed il risultato più incredibile di questa attività è che chi ne trae giovamento non è solo chi viene accompagnato, ma chi ha la responsabilità dell’accompagnamento. In concreto, dunque, per preservare questa globalità e qualità, la Montagnaterapia del CAI Milano è:

  • rivolta a comunità che curano dipendenze / disturbi comportamentali-mentali. Ci concentriamo su un’area per essere maggiormente esperti, per sviluppare capacità specifiche di supporto e perché la montagnaterapia è indirizzata a questo target
  • rivolta a pochi: prendere in carico poche Comunità (in questo caso una essendo ancora agli esordi) e pochi ragazzi per uscita garantisce un rapporto ed una relazione con i ragazzi molto stretta, che è la base di qualsiasi supporto terapeutico. Tutto ciò che i ragazzi apprendono di questo nuovo modo di vivere passa attraverso una relazione. Più è forte e più questo meccanismo funziona.
  • pienamente sezionale: il programma annuale per i ragazzi viene redatto chiedendo la partecipazione di tutte le Scuole del CAI Milano che intervengono dal punto di vista tecnico nelle varie uscite e della Commissione Scientifica per i contenuti più specifici. Il risultato è garantire un supporto al piano terapeutico dei ragazzi mettendo a disposizione una serie di esperienze tecniche, culturali, fisiche, mentali, relazionali che stimolino le loro capacità e risorse interne.
  • dialogante: fondamentale è la costruzione di reti per crescere in competenza, per confrontarsi e creare nuovi programmi, per far sentire la propria presenza come supporto ed elemento arricchente. Il CAI Milano è riconosciuto come sezione attiva e propositiva dalla macro-area lombarda della montagnaterapia, dalla Simont, ha costruito progetti interregionali di montagnaterapia, ha dialogato con guide alpine per progetti dedicati.

Ogni qual volta la Montagna non venga considerata come semplice fine, essa è mezzo per sperimentare Vita

“Ogni qual volta la Montagna non venga considerata come semplice fine, che sia cima da raggiungere, parete da scalare o luogo da visitare, essa è mezzo per sperimentare Vita. Gli elementi che contraddistinguono la Montagna, ossia la verticalità e l’altitudine che essa raggiunge, la rendono un ambiente difficile. Sopravvivere in essa implica che devono essere esperiti i valori positivi insiti in ciascun essere umano, che venga acquisita consapevolezza delle proprie emozioni al pari dell’accettazione dei propri limiti. La capacità di condivisione delle proprie capacità con altre persone per poter superare le difficoltà diviene un valore che viene tramandato tra le genti di Montagna per garantire il superamento delle difficoltà e la sopravvivenza ed è valore patrimonio di quanti la frequentano.

Dare la possibilità alle esperienze, alle emozioni e ai sentimenti generati dalle attività in Montagna, di essere veicolo e agente terapeutico per persone in difficoltà fisica o psichica, o entrambe, è ciò che fare Montagnaterapia significa.

A pazienti, educatori e psicoterapeuti si affiancano i volontari del Cai Milano, che si occupano di rendere possibili le uscite in Montagna, nelle più svariate discipline e attività. Al Cai Milano i volontari delle varie Commissioni contribuiscono alla Commissione Montagnaterapia non solo per permettere di vivere le attività con sicurezza e consapevolezza ma soprattutto come pari, compagni di escursione o di cordata, specchio per emozioni, sentimenti e trasmettendo curiosità e stupore per la bellezza della Montagna  aggiungendo energie positive al perseguimento del fine terapeutico”.

Daniela Stincheddu

“Ogni partecipante (non solo i ragazzi ma anche noi) attiva le proprie risorse interne mettendole a disposizione degli altri, in questo senso tutti fanno esperienza di Montagnaterapia e tutti sono uguali. Non ci sono pazienti, non ci sono tecnici, non ci sono educatori, in quel momento, al di là del ruolo, l’esperienza positiva è unanime”.
 
Isabella Minelli
Per informazioni sulle attività di Montagnaterapia

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